RISPETTO DEL TERROIRE E SINCERITA' DAI VINITutto comincia da un pezzo di terra e da quattro stagioni da aspettare
Sanlorenzo si trova sul versante sud-ovest del comune di Montalcino e si sviluppa a 500 metri di altitudine sulla cresta delle colline che dal poggio della Civitella si allungano morbide fino al fiume Ombrone. I terreni si estendono sui due versanti delle colline, con il bosco verso nord e la Val d’Arbia, e i vigneti esposti verso sudovest e la Maremma.
Sotto il profilo geologico l’Azienda agricola SanLorenzo è caratterizzata dall’affioramento della Formazione di Santa Flora di età compresa fra il Cretaceo superiore e l’Ecocene inferiore (circa 40 milioni di anni fà). Si tratta di alternanza di strati di argilliti (galestro) di colore grigio nocciola talvolta verde o sfumato in rosso, con strati lapidei decimetrici di calcareniti e calcari fini di colore grigio.
Si trovano nel versante sud della proprietà e sono esposte verso sud o verso ovest, a seconda della morfologia naturale del territorio. In totale sono 7 ettari tutti a Sangiovese, impiantati i primi nel 1972 e gli ultimi nel 2018. Il tipo di allevamento è a Cordone Speronato. Il numero di piante per ettaro cambia in base all’età dei vigneti, va dalle 3000 dei più vecchi alle 4500 delle più nuove.
SELEZIONE E COLTURA MANUALE DEI GRAPPOLI E BASSE RESE PER ETTAROIl sole si alza presto quel giorno, e tramonta tardi per i vendemmiatori di Sanlorenzo, ma alla fine tutti, anche le vigne, avranno il loro meritato, se pur breve, riposo.
CANTINA
Per passare dalla vigna al bicchiere il cammino è ancora lungo, come lungo e necessario sarà il loro riposo.
Immediatamente dopo raccolta, l’uva viene trasportata in cantina e accuratamente diraspata. Gli acini vengono spremuti e il tutto passa in apposite vasche d’acciaio dove avviene la fermentazione e la successiva macerazione che di solito ha la durata di 20-25 giorni ad una temperatura che varia dai 28 gradi dei primi giorni fino ai 20 degli ultimi giorni. Durante tutto questo tempo vengono effettuate periodiche rimonte e delestage.
Al termine della vinificazione il vino passa in vasche di acciaio. Il vino destinato a diventare Rosso di Montalcino viene passato in barriques vecchie qui rimane per 12 mesi circa. Trascorso questo tempo viene imbottigliato. Il Rosso di Montalcino viene messo in commercio nella primavera del secondo anno dopo la vendemmia. Il Brunello viene messo a riposare in grandi botti di legno da 30 ettolitri per oltre 2 anni.
Al termine di questo lungo periodo viene passato in acciaio per il tempo necessario e successivamente imbottigliato e lasciato di nuovo riposare per almeno 4 mesi. Il Brunello di Montalcino viene messo in commercio dal gennaio del quinto anno successivo alla vendemmia.
DALLA TERRA DI BRAMANTE AL VINO DI LUCIANO3 generazioni di montalcinesi impegante nelle produzioni di vini di qualità all’interno della propria azienda a regime strettamente familiare
dalle Origini ad OggiSTORIA
Era nella seconda metà del 800 quando Lorenzo Ferretti, che abitava in un podere nelle colline a sud ovest di Montalcino, decise di comprare un terreno dove costruire una casa. Il posto si chiamava Rogarelli, qui creò la sua famiglia, ebbe 7 figli e fra questi Guido. Guido Ferretti si sposerà con Teresina Caselli ed ebbero due figli Bramante e Giovanni.
I 7 figli, i nipoti etc continuarono ad abitare a Rogarelli ma il podere era troppo piccolo per tutti ed allora nel 1950 Guido e la sua famiglia decisero di acquistare un altro pezzo di terreno e di fondare il podere loro, acquistarono un terreno confinante con Rogarelli dalla tenuta di Argiano. Al momento di dargli un nome decisero di chiamarlo Sanlorenzo in memoria del loro avo.
Nel 1960 muore Guido e il figlio minore Giovanni decide di andarsene da Montalcino, per andare a stare a Siena e lavorare in fabbrica. Bramante con sua moglie Adele, nonostante avessero due figlie femmine (Gigliola e Fiorella) si accollano tutto il podere e il lavoro perche da Sanlorenzo non se ne volevano andare. In quel momento storico fu una decisione forte infatti era il momento della fuga dalle campagne per andare in citta e oltretutto Sanlorenzo e questa area di Montalcino erano molto povere e la vita era difficile.
In quel periodo la viticultare era solo per uso familiare, avevano circa un ettaro di vigne misto ad olivi e producevano un po’ di vino per casa, il sostentamento veniva dalla produzione di legna da ardere dall’allevamento di maiali, vacche e pecore oltre agli animali da cortile come galline e conigli.
Nel 1972 Fiorella, si sposa con Paolo Ciolfi originario della Val d’Orcia e così da un nuovo slancio a Sanlorenzo, decidono di puntare sull’allevamento di bestiame e costruiscono una stalla moderna, ma allo stesso tempo iniziano a piantare un vigneto moderno nel 1972 e un altro nel 1992 ma la produzione di uva viene venduta ad altre cantine.
Paolo e Fiorella hanno tre figli Luciano, Luciana e Luca. Luciano e Luciana dopo aver studiato dividono le loro strade il primo andando a lavorare per una cantina di Montalcino e Luciana si sposa e si trasferisce a Cinigiano. Nel 1997 Luciano sull’euforia del boom di Montalcino e del Brunello torna lavorare a Sanlorenzo decidendo di portarlo su quella che sembra la strada migliore, la produzione di vino.
Vengono piantati i nuovi vigneti e si arriva a 5 ettari, nel 2000 viene chiuso l’allevamento e iniziano i lavori per la cantina. La prima annata prodotta sarà nel 2003.
Bramante muore nel 2016 oramai a 101 anni e 6 mesi e sempre nel 2016 Luciana torna a far parte di Sanlorenzo.
Nel 1972 Fiorella, si sposa con Paolo Ciolfi originario della Val d’Orcia e così da un nuovo slancio a Sanlorenzo, decidono di puntare sull’allevamento di bestiame e costruiscono una stalla moderna, ma allo stesso tempo iniziano a piantare un vigneto moderno nel 1972 e un altro nel 1992 ma la produzione di uva viene venduta ad altre cantine.
Paolo e Fiorella hanno tre figli Luciano, Luciana e Luca. Luciano e Luciana dopo aver studiato dividono le loro strade il primo andando a lavorare per una cantina di Montalcino e Luciana si sposa e si trasferisce a Cinigiano. Nel 1997 Luciano sull’euforia del boom di Montalcino e del Brunello torna lavorare a Sanlorenzo decidendo di portarlo su quella che sembra la strada migliore, la produzione di vino.
Vengono piantati i nuovi vigneti e si arriva a 5 ettari, nel 2000 viene chiuso l’allevamento e iniziano i lavori per la cantina. La prima annata prodotta sarà nel 2003.
Bramante muore nel 2016 oramai a 101 anni e 6 mesi e sempre nel 2016 Luciana torna a far parte di Sanlorenzo.